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Stimolazione cerebrale transcranica

La stimolazione cerebrale transcranica o fotobiomodulazione è una nuova tecnica di stimolazione con luce infrarossa applicata al cranio, per la cura di molte patologie del sistema nervoso tra cui la depressione e l’autismo, Parkinson, Demenza di Alzheimer ( forma iniziale )

Quali patologie può curare la stimolazione cerebrale transcranica?

Tale innovativa tecnica cura le seguenti malattie:

Malattie psichiatriche:

  • Depressione Maggiore ( per la riduzione dello stress ossidativo, dei fenomeni infiammatori )
  • Disturbi cognitivi precoci
  • ADHD ( Disturbo da deficit di attenzione/iperattività )
  • Autismo
  • Ansia
  • Disturbo postraumatico da stress

Sindrome da stress da COVID-19 ( sindrome da  neuroinfiammazione cerebrale latente dovuta al lungo periodo di stress da pandemia ); tale infiammazione ha determinato  una insufficiente azione delle cellule della microglia cerebrale con scarsa produzione di citochine antivirali-antinfiammatorie e riparatrici dei neuroni.

In questi casi, agendo positivamente  sullo stress ossidativo e portando un aumento della neurogenesi e della sinaptogenesi, può dare effetti benefici.

Malattie neurologiche

  • Demenza di Alzheimer
  • Morbo di Parkinson
  • Riabilitazione Post-Ictus ischemico
  • Neuroinfiammazione cronica latente
  • Vasculopatia cerebrale

Come funziona la fotobiomodulazione transcranica ?

La luce infrarossa, oltrepassando la teca cranica, raggiunge la corteccia cerebrale e, prevalentemente, l’area della corteccia prefrontale, determinando i seguenti effetti:

  • Aumento di MMP (metalloproteinasi della matrice)
  • Maggiore rilascio di ossido nitrico che determina successiva vasodilatazione cerebrale
  • Aumento della concentrazione di  emoglobina ossigenata
  • Miglior metabolismo dei neuroni cerebrali
  • Modulazione della neuroplasticità
  • Modulazione degli oppioidi endogeni
  • Riduzione dello stress ossidativo e dell’infiammazione ( l’effetto antinfiammatorio è dovuto alla capacità di abbassare i livelli delle citochine proinfiammatorie e innalzare  quelli delle citochine antinfiammatorie ).
  • Maggiore produzione dell’Adenosina Trifosfato (ATP)
  • Aumentata produzione di Serotonina
  • Stimolazione della citocromo-c-ossidasi dei mitocondri con maggior produzione di energia.
  • Miglioramento del metabolismo del glucosio prevalentemente sulla corteccia prefrontale ).Tutte queste azioni determinano un netto miglioramento delle funzioni cerebrali sia di tipo neurologico che psichico.

Come si esegue una seduta di fotostimolazione cerebrale transcranica ?

Sulla testa del paziente, comodamente seduto,  viene applicato un casco contenente 256 Led cluster,   posizionati in modo tale da stimolare le aree centrali del Default Mode Network, una vasta area di strutture cerebrali implicata in attività cognitive fondamentali (pensiero, memoria, ragionamento, comprensione etc.).

Tali Led emettono raggi infrarossi a 810 nm attraverso due canali:

– Il primo agisce sull’area motoria, premotoria e visiva.

– Il secondo su quella esecutiva, sensoriale e linguistica.

Viene usata una densità di potenza inferiore a 100 mW/cm2  e  una densità di energia di 4 – 10 J/cm2. Si inizia con  intensità di potenza di 25% con durata di 15 minuti.

Successivamente si aumentano gradualmente l’intensità di potenza e il tempo.

Dopo un periodo di adattamento è possibile utilizzare 75-100% di intensità  e durata di  20-30 minuti.

Durata dei trattamenti

I trattamenti di stimolazione cerebrale transcranica vengono eseguiti ogni giorno per 4-5 giorni consecutivi a settimana (dal lunedì al venerdì ) per un minimo di 2 settimane ( 1 ciclo = 10 sedute).

Ogni seduta dura circa 15-20 minuti.

Dopo il primo ciclo (di 10 sedute in 2 settimane ), è possibile proseguire i trattamenti in relazione alla patologia presentata dal paziente.

Per le malattie croniche a lungo termine ( come ad esempio le malattie degenerative tipo Parkinson e/o Demenza di Alzheimer ), è opportuno continuare i trattamenti a cicli di 10 sedute  per 3 – 6 mesi in relazione alla risposta clinica dei pazienti.

Per le altre patologie ( commozione cerebrale, emicrania,  depressione, cefalea, insonnia, etc ), i trattamenti possono essere protratti per un periodo di 1 – 3 mesi.

I pazienti in trattamento psicoterapico, possono effettuare la terapia di fotomodulazione durante la seduta di psicoterapia.

Controindicazioni

La fotostimolazione cerebrale transcranica è esente da qualsiasi effetto dannoso sull’organismo. E’ indolore, innocua, sicura, semplice nella sua esecuzione e piacevole.

Uniche controindicazioni sono:

  • L’esposizione diretta su occhi, melanomi, macchie precancerose, sull’addome nelle donne in gravidanza.
  • L’irradiazione su pazienti con tumori maligni allo stadio iniziale e intermedio.e con disturbi emorragici cerebrali acuti.

Risultati

Secondo la N/s esperienza, se i trattamenti vengono eseguiti con regolarità, i risultati sono buoni.

Nelle problematiche psichiatriche e di ansia, depressione, cefalea etc. viene  proposto un primo ciclo che va da un minimo di 30 gg ad un massimo di 90 gg,, seguito da un’interruzione di 2-3 mesi, a cui  fa seguito un secondo ciclo di trattamento la cui durata è determinata in base ai risultati ottenuti.

A coloro che seguono terapie farmacologiche, non vengono interrotti i farmaci.

Nelle malattie degenerative ( Parkinson, Demenza etc. ), i trattamenti sono un poco più lunghi data la problematica di neurodegenerazione che sottende questo tipo di patologie. Quindi viene proposto un primo ciclo della durata di 3-4 mesi a cui seguono  richiami in base ai miglioramenti ottenuti.

Essendo queste patologie croniche e progressive, è sempre utile che il paziente sia seguito, nel tempo, in modo costante, con   ripetizione dei cicli.