L’effetto consiste in gran parte in una eliminazione meccanica dai tessuti dei liquidi e degli elementi in essi presenti.
Se la tecnica viene eseguita correttamente rispettando la direzione di flusso della linfa verso le stazioni linfonodali e
viene esercitata una pressione giusta (leggera), il risultato finale sarà quello di drenaggio a carico dei vasi linfatici piccoli, medi e/o grandi che sono sprovvisti di valvole di contenimento.
Quando più il tessuto è lasso, tanto più leggero dovrà essere il massaggio e l’abilità di un massaggiatore sta proprio nella capacità di “sentire” qual è il giusto livello di pressione da esercitare.
Regole da rispettare:
1) Trattare prima le zone prossimali e poi quelle distali ( vuotando prima le zone prossimali, si agevola il fluire dei liquidi della parte distale).
2) Evitare frizioni troppo forti per non iperemizzare troppo la zona trattata.
3) Evitare di suscitare nel paziente sensazione dolorosa