Esistono vari tipi di ortesi:
Ortesi plantare di compensazione (usata negli adulti) o di correzione (indicata nei bambini e negli adolescenti; quest’ultima ha la funzione di riassetto dei rapporti osteo-articolari e di riequilibrio attivo muscolo-legamentoso su uno scheletro in accrescimento).
Ortesi plantare di riprogrammazione posturale a emissione polarizzante: prevede solette che inglobano nella loro struttura un microcircuito elettromagnetico che, emettendo impulsi elettrici ad alta frequenza, modifica, corregge e stimola la frequenza di scarica dei recettori della volta plantare con conseguente miglioramento del riequilibrio delle asimmetrie toniche e delle algie vertebrali (lombalgie). Si riducono inoltre le instabilità posturali e le scoliosi idiopatiche.
Ortesi plantare propriocettiva: ha la funzione di determinare dei riflessi di correzione mediante una stimolazione propriocettiva e di rieducazione neuromuscolare; prevede solette con piccoli spessori (altezza max. 3 mm.), generalmente in sughero o in materiale polimerico, che andranno posizionati in determinate zone plantari accuratamente determinate, necessarie per un’azione di stimolazione selettiva sui fusi neuro-muscolari.
Plantasi KS
Anche i plantari della KS, hanno un’azione che rientra in quest’ultimo tipo di ortesi. Essi rappresentano una efficace risposta alle problematiche posturali, della colonna, del ginocchio e del circolo venoso e linfatico. Essi esercitano un massaggio continuo in senso verticale sulla pianta dei piedi, stimolando la muscolatura estensoria dell’intero organismo, con normalizzazione delle informazioni recettoriali provenienti dagli esterocettori e propriocettori della pianta dei piedi. Non sono un supporto passivo e coercitivo per il piede, ma rappresentano una stimolazione neuro-recettoriale, totalmente avulsa da qualsiasi funzione meccanica, capace di interagire con l’intera organizzazione dell’apparato locomotore attraverso l’innesco di circuiti riflessi neuronali. Inoltre, a seconda della pressione che vanno ad esercitare sulla pianta del piede, variando gli spessori in ogni singola sacca, possono decidere se attuare una stimolazione soltanto dei meccanocettori cutanei, ottenendo solo una risposta antalgica, oppure arrivare ai propriocettori muscolari ed articolari, per ottenere anche un riallineamento articolare del soma. Sono costruiti con uno strato di caucciù naturale nella parte inferiore ed uno di alcantara nella parte superiore. Tra i due strati sono presenti sette sacche, ognuna posizionata in corrispondenza delle inserzioni muscolari dei muscoli intrinseci del piede.
A seconda delle necessità di ogni singolo paziente, previo il riconoscimento delle zone di malfunzione neuro-recettoriale, si provvede ad attivare la stimolazione neuro-recettoriale di quella zona, riempiendo la sacca corrispondente alla zona di malfunzione, con del materiale elastico (Biotens ), capace di sviluppare, a 4 mm di spessore all’interno della sacca, una forza elastica uguale alla pressione a cui è sottoposto. La ricerca delle zone in disfunzione, viene fatta in modo kinesiologico; le sacche dei plantari che vanno riempite, sono quelle che corrispondono alla zona del piede che, al test kinesiologico, determinano un deficit di forza. I plantari vanno calzati al mattino, non appena alzati dal letto, fino a sera e sono applicabili in tutte le scarpe.
Presso il N/s Studio, viene eseguito un esame posturologico “dinamico” che prende in considerazione tutti i recettori posturali con successivo loro riequilibrio e con eventuale prescrizione di solette personalizzate (non KS), che hanno un costo irrisorio (massimo 5 euro) che, indossate tutti i giorni, danno ottimi risultati nel tempo. Tali solette sono , diverse da quelle che, normalmente, vengono prescritte presso altri centri di posturologia, che hanno costi sicuramente più alti.