Notizie sull’Iridologia
La scoperta dell’iridologia è attribuita al medico omeopata ungherese Ignatz von Peczely, che nel 1886 pubblicò, sulla Rivista Homeopatische Monatsblatter, la prima mappa iridea.
L’idea di base della iridologia è che in ciascuna delle due iridi sarebbe proiettata la rappresentazione topografica delle varie parti del corpo.
Questo comporta che, in presenza di un’anomalia organica, la corrispondente zona dell’iride manifesterebbe alterazioni caratteristiche ( variazioni nella trama, nel colore, comparsa di macchie etc…); sull’iride, resterebbero impresse le tracce di tutte le malattie pregresse ed è possibile cogliere anche segni di una predisposizione ad ammalarsi.
Le informazioni che si possono desumere dall’esame dell’iride riguardano, comunque, solo gli organi colpiti ma non danno informazioni sul tipo di malattia.
L’iride è molto vascolarizzata, è sotto l’influenza del sistema nervoso vegetativo (simpatico e parasimpatico) ed è formata da tessuto connettivo non ricoperto da cellule fibrose opache, per cui il suo studio ci permette di osservare la qualità del nostro tessuto connettivo.
Cosa si può valutare con l’iridologia:
- La costituzione del soggetto e la sua predisposizione e/o tendenza ad alterazioni funzionali ed organiche
- Le predisposizioni genetiche
- Lo stato generale del paziente, le debolezze organiche
- I sovraccarichi tossinici e la capacità di drenaggio
- Le alterazioni dei minerali
- Lo stato del sistema immunitario
- Il bilancio acido/base
L’iridologia deve sempre essere accompagnata da un’anamnesi corretta e da metodi diagnostici complementari che possano confermare le predisposizioni riflesse dell’iride.
Secondo il medico-iridologo Josep Lluis Berdonces: “…fare una diagnosi esclusivamente iridologica senza prendere in considerazione ciò che dice il paziente o i risultati delle indagini, rientra nel campo della divinazione o della cabala, ma non in quello della scienza medica”.
E’ necessario, quindi, che i pazienti si affidino con fiducia all’iridologia praticata da un medico esperto in iridologia, in quanto non basta osservare solo l’occhio e i suoi segni, ma bisogna avere la capacità di interpretarli e metterli in relazione con il quadro generale del paziente, per fare una corretta diagnosi.
Come si esegue un esame iridologico
L’esame viene eseguito mediante una strumentazione particolare chiamata iridoscopio.
Il paziente, sottoposto all’indagine iridoscopica, ha la sensazione di praticare un esame oculistico.
L’esame ha una durata non lunga ma necessaria, al medico-iridologo, per annotare tutti i segni rilevati sull’iride che andranno ad integrare l’esame clinico e gli eventuali esami strumentali, per una corretta diagnosi.
NB: mediante l’esame iridologico non si può fare diagnosi, ma esso ha una grossa valenza nell’ambito del percorso diagnostico.
Link: https://it.wikipedia.org/wiki/Iridologia
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