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Metodologia omeopatica

La metodologia omeopatica, secondo Hahnemann, prevede prescrizioni individualizzate, in base all’insieme dei sintomi e alla costituzione del paziente.

In questo modo, si cura il malato e non solo la malattia.

  • Il sistema “unicista” prevede  sempre e solo la prescrizione di un rimedio alla volta.
  • Il  sistema “pluralista” prevede  prescrizioni multiple per cercare di coprire la maggior parte della sintomatologia qualora un solo rimedio si dimostrasse insufficiente.
  • Il sistema  “complessista” prevede la prescrizione di miscele di rimedi già pronte, per lo più in basse diluizioni, rivolte alla cura di determinate patologie (il miglioramento sarebbe dovuto alla sinergia d’azione di un più alto numero di rimedi)

Metodologia omeopatica

A) Studio del paziente.

  • Studio dei sintomi dei paziente ( analisi attenta dei sintomi, della loro comparsa e della loro evoluzione).
  • Studio del modo di presentarsi dei sintomi, l’evoluzione, la localizzazione, irradiazione, sensibilità al caldo, al freddo, al movimento, alla pressione, modalità di comparsa e di scomparsa secondo le influenze climatiche etc..

B) Ricerca dei rimedi e scelta della diluizione

  • Una volta individuato il rimedio secondo il principio della similitudine, la dinamizzazione sarà la fase successiva alla scelta dei rimedi simili.
  • Le diluizioni basse (dalla sesta alla nona diluizione centesimale), curano i disturbi locali o le lesioni organiche.
  • Le diluizioni medie (dalla nona fino alla trentesima centesimale) curano  i disturbi che coinvolgono tutto l’organismo, con  alterazioni generali della reattività (al caldo, al freddo, eco.).
  • Diluizioni più alte (sopra la trentesima centesimale) curano condizioni generali alle quali si aggiungono segni e sintomi psichici.

C) Assunzione dei rimedi

  • La via più usata è quella sublinguale perché è rapida e le sostanze assunte passano direttamente nel circolo sanguigno senza mischiarsi con il cibo, saltando quindi il transito dello stomaco.