Vai al contenuto

Come si esegue una visita omeopatica

  • omeopata

A) Studio del paziente:

  • Studio dei sintomi dei paziente ( analisi attenta dei sintomi, della loro comparsa e della loro evoluzione: valutazione del modo di presentarsi, evoluzione, localizzazione, irradiazione, sensibilità al caldo, al freddo, al movimento, alla pressione, modalità di comparsa e di scomparsa secondo le influenze climatiche etc..

B) Ricerca dei rimedi e scelta della diluizione:

  • Una volta individuato il rimedio secondo il principio della similitudine, la scelta della dinamizzazione sarà la fase successiva .
  • Diluizioni basse (dalla sesta alla nona diluizione centesimale), saranno indicate nei disturbi locali o nelle lesioni organiche.
  • Diluizioni medie (dalla nona fino alla trentesima centesimale) saranno indicate quando i disturbi coinvolgono tutto l’organismo e si manifestano alterazioni generali della reattività (al caldo, al freddo, ect.).
  • Diluizioni più alte (sopra la trentesima centesimale), saranno indicate, invece, quanto alle condizioni generali si aggiungono segni e sintomi psichici.

C) Assunzione dei rimedi:

  • La via di assunzione più usata è quella sublinguale perché è rapida e le sostanze assunte passano direttamente nel circolo sanguigno senza mischiarsi con il cibo, saltando quindi il transito dello stomaco.
    Nelle forme acute la somministrazione del rimedio può essere fatta più volte al giorno e ridotta di frequenza quando i sintomi iniziano a scemare.
    Nelle forme croniche si possono usare dosi uniche a media/alta diluizione, distanziate nel tempo o ripetute durante il giorno in relazione ai sintomi che, di volta in volta, presenta il paziente.