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Punti di agopuntura

Le antiche leggende cinesi ( che comunque sono in contrasto con i primi scritti ritrovati) si riferiscono ai punti come prima intuizione dell’agopuntura, considerandoli come l’emergenza in superficie di una funzione localizzata più o meno in profondità.

Normalmente essi si trovano in un affossamento cutaneo o vicino ad un’articolazione un vaso o lungo un tragitto di un nervo; hanno dimensioni variabili da 1 a 2 cm di diametro.

Sono delle zone in cui la fascia corporis superficiale è perforata da un fascio neuro-vascolare e contengono un grande vaso venoso, una venula, una arteriola, un vaso linfatico, plessi sotto-dermici e sotto-papillari costituiti da ramificazioni artero-venose con una ricca innervazione in cui si trovano commiste fibre del S.N.A somatico, recettori di Meissner, Krause, glomi, cellule muscolari lisce.

Sono come piccoli “pozzi” che, rispetto alle zone circostanti, hanno delle particolari caratteristiche:

Bassa resistenza elettrica alle correnti continue
Elevata conducibilità elettrica
Impedenza più bassa
Criteri di scelta dei punti

In base alla loro caratteristica intrinseca ( azione, funzione, qualità ), isolata dal meridiano di appartenenza.

In rapporto al sistema dei meridiani nella loro globalità ed in base a regole della medicina cinese ( dx-sin, alto-basso, Yin-Yang, avanti-indietro ) ed in relazione al libero fluire del Qi.

Selezionandoli in base alle loro aree bersaglio

Quando si stimola un punto di un arto sup. o inf., si determina inizialmente una risalita del Qi verso l’alto; questa caratteristica deve essere tenuta presente nel trattamento dei punti distali ( che si trovano al di sotto di gomiti e ginocchia ) e di quelli locali ( localizzati alla testa ed al petto ).

I primi ( punti distali ), sono più dinamici di quelli locali ed in modo particolare quelli degli arti inferiori hanno azione più energica; aprono i meridiani eliminando le ostruzioni ed espellono i fattori patogeni in modo più forte rispetto a quelli degli arti superiori.

Più un punto è distale sul meridiano, più in alto si estenderà la sua influenza. Spesso i punti di un meridiano possono agire sul meridiano della stessa polarità in special modo quando si riferiscono alla polarità Yang ( IT-V, TR-VB, GI-E ) e scelti in base ad una regola alto-basso che mette in relazione le articolazioni degli arti superiori con quelle degli arti inferiori.

Secondo questa teoria una problematica di spalla che interessi il meridiano del TR, può essere curata usando punti del meridiano VB di polarità uguale e di potenziale opposto al TR.